Pagina:La maestrina degli operai.djvu/11

Da Wikisource.
10 La maestrina degli operai

steso sulla via, le pigliava una debolezza mortale dalla nuca alle reni, un senso inesprimibile d’impotenza, come una paralisi improvvisa del corpo e dell’anima, che le lasciava appena la forza di chiudere le imposte. E non potendo far altro cercava di fortificarsi l’animo prendendo familiarità coi suoi piccoli alunni della seconda classe, pensando che molti di essi, fatti grandi, sarebbero pur stati come quegli uomini che le mettevan tanto terrore, bevitori, rissosi, pronti al coltello, feroci. E con questo pensiero li osservava curiosamente, li interrogava, s’ingegnava di scoprire in loro i germi delle passioni violente e brutali che li avrebbero agitati più tardi. Ma i suoi studi le giovavan poco. La più parte erano