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La maestrina degli operai 123

sioni ripensando il passato orrendo del giovane, la sua crudeltà con la madre, la sua cinica scostumatezza, quell’indimenticabile grido di aiuto di quel disgraziato che, essendo inseguito da lui, si sentiva alle calcagna la morte, e non vide più nel suo contegno di poc’anzi che il timore d’una resistenza vigorosa di lei, che avrebbe dato luogo a una lotta e chiamato gente. E nondimeno andò quella sera a far scuola con minor trepidazione che curiosità di vedere in qual nuovo atteggiamento egli se le sarebbe presentato. L’atteggiamento fu nuovo, infatti; ma non per l’appunto quale essa lo immaginava. Egli non mostrava più odio, nè pareva che rimuginasse più dei propositi tristi: mostrava, come se la vedesse per la prima volta, una