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La maestrina degli operai 155

per la fondazione d’un asilo infantile alla Crocetta; doveva fare una visita alla scuola d’Orticoltura in via Garibaldi, dove una sua compagna insegnava a scrivere a quaranta giardinieri; voleva andare ancora all’istituto del Buon Pastore a vedere che cosa ci fosse di vero in una voce messa in giro da un giornale, che le maestre monache facessero apparire il diavolo di notte per spaventare le ragazze riottose. Quand’ebbe detto tutto questo, riprese fiato; poi domandò notizie della scuola serale all’amica, e si mostrò addolorata di vederla triste. — Cos’hai? Che c’è stato? Perchè sei pallida? Che t’hanno fatto?

Veramente, essa non pareva alla Varetti la confidente più opportuna per le cose che le aveva da dire; ma,