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La maestrina degli operai 17

figure oscene sulla lavagna, e fatto tali scandali in classe, ch’era stata costretta a far venire suo padre a assistere alle lezioni. Un’altra aveva trovato una lettera piena di sudicierie sotto il calamaio, e s’era quasi ammalata dallo spavento perchè le avevano messo un topo vivo nel cassetto del tavolino. Infine, una maestra d’un altro sobborgo, avendo denunciato all’autorità due alunni grandi che disturbavano la scuola, questi s’erano appostati di notte sulla strada dove doveva passare e l’avevan buttata in un fosso.

La Mazzara scrollò le spalle. Erano invenzioni, esagerazioni: le maestre facevano una tragedia d’ogni bazzecola. — Credi — disse — il popolo, gli operai specialmente, son gente di