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La maestrina degli operai 31

aveva fatto ammattire per un mese i carabinieri, sguisciando loro di mano dieci volte; praticava la feccia dei malviventi della città e dei dintorni; giocatore, briacone, accattabrighe, prepotente; spietato con sua madre, a cui strappava fino all’ultimo centesimo minacciando d’andare a far delle scenate in chiesa o di sfregiare le immagini sacre che avevano in casa; infine, accusato dalla voce pubblica di tutte le birbonate e di tutte le violenze che si commettevan la notte in Sant’Antonio, delle quali non fossero scoperti i colpevoli. La maestra Varetti aveva sempre avuto orrore di lui, e n’aveva anche di più da qualche tempo, perchè, fosse per simpatia, fosse per il piacere di intimorirla e di confonderla col suo sguardo, egli