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La maestrina degli operai 51

pevan già leggere e scrivere alla meglio e quelli che incominciavano. — Saprà — disse — che c’è un nuovo iscritto.

La maestra rispose che l’aveva visto.

— Non se ne dia pensiero, — le disse il maestro con voce burbera, notando il suo viso inquieto; — quello lì e gli altri si fanno rigar dritto tutti a un modo. Non bisogna far delle frasi, nè lasciarsi andare al sentimento. Ci vuol franchezza e energia, e mostrare di non temer nessuno. Il popolo ama i caratteri forti e franchi. Io li tengo tutti nel pugno, i miei, e non rifiatano. In ogni caso, se succedesse qualche cosa, mi mandi a chiamare: non avrò che a farmi vedere.

La Varetti lo ringraziò, con un