Pagina:La mimica degli antichi investigata nel gestire napoletano.djvu/61

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i8 nel mentre credeva occuparsi della inespcrtma dell'opera si fosse accorto della idea avuta dal pittore nel marcare quel gesto. Abbiamo altri simili esempii fra le pitture antiche del R. M. di cui si tralascia la descrizione, essendo fra quelle erotiche, o della medesima classe della presente, conservate nella stanza riservata. Forse simili tratti di mimiche astuzie del- l'arte pittorica si possono paragonare a quelli che gli ora- tori usano nelle perorazioni , allungando cioè la pronunzia di qualche parola, o di una semplice sillaba per più mar- care, o dar più enfasi alla loro idea: o anche per risve- gliare cosi r attenzione dell'udienza onde penetri a fondo la forza del pensiero che forse non avrebbe bastantemente av- vertito all'ascoltare la sola e semplice parola , regolarmente pronunziata. Ed ecco come prendendo argomento da tutto il complesso delle più minute circostanze , ed azioni della figura può arri- varsi alla spiegazione non solo della sua principale rap- presentanza, ma anche di ogni suo menomo gesto , asse- gnandone senza esitazione i significati. £ sebbene potessero questi gesti prendersi isolatamente sotto altro significato , pure l' insieme della figura e tutte le riportate osserva- zioni fanno troppo chiaramente determinare l'idea dell'au- tore e V argomento del mimico discorso ivi rappresentato , ed il senso de' particolari gesti. Non sarebbe una scioc- chezza T intendere la voce cane sempre nel medesimo si- gnificato in qualunque discorso occorra, sia domestico, sia peschereccio , sia astronomico , sia militare , mentre essa ha secondo questi quattro diversi soggetti di discorso quat- tro ben diversi significati. 32. Figure geslienti rappreseìiiate in gruppo. Ma è tempo di passare ora ad esaminare cosa si può ottener dai gesti per la interpretazione di un gruppo , e quale sia il metodo per riuscire nella intelligenza di ciò che in essa si rap- Digitized by Google