Pagina:La morte e l'immortalità - Feuerbach, 1866.djvu/20

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o come un breve saggio di filosofìa alemanna, noi abbiamo voluto voltare nel nostro idioma questa specie ili appendice rbe sta in line al suo volume, col titolo La Morte o l’Immortalità; argomento del qual per vero non può trovarsi altro più interessante ad ogni mente seria e riflessiva.

Ed a bene apprezzarne il senso non saranno qui inutili brevi chiarimenti in proposito.

Il sig. Feuerbach è appunto in fatto di opinioni filosofiche ciò che oggi diciamo un Razionalista un libero pensatore dei più indipendenti ed originali: però questo suo scrino die ora abbiam per le mani si pubblicava circa un trentasei anni or sono, e s’indirizzava ai dotti del tempo, ai dotti di Germania dimisi come li sappiamo in opinioni svariatamente parlile e graduate e rappresentanti tutti i prfncipj diversi a partire in fatto di Religione e Filosofia . dalla Scolastica più ortodossa. al culmine il più spinto dei novatori e libeft pensatori. A questi ultimi si accosta il Feuerbach singolarmente segnalalo per originalità di forme nello esprimere il suo pensiero, larghezza di vedute, argutezza di concetti, penetrazione di criterio intuitivo.

Ma quando egli adopera il vocabolo di Razionalisti, non intende già. ciò che noi intendiamo ai di nostri con tal voce ma piuttosto quelle categorie di Protestanti die pretendono conciliare il Dommatismo o parte almeno delfantica Dommatica colla pura Ragione; sicché egli ora concorderebbe con noi che insieme con Ausonio Franchi teniamo per impossibile silTatla conciliazione. Nella quale per vero credono di adagiarsi e riposare non poche delle notabilità odierne frai protestanti il Guizol fra gli altri né si può comprendere come facciamo a non iscorgerne la forte inconseguenza.

Del resto se dopo quanto più sopra abbiam connato eirra agli Spiritualisti e Materialisti, dobbiamo ancora riconoscere queste due categorie come ben distinte il nostro Feuerbach appartiene agli spiritualisti, concordando col nostro illustre Ausonio Franchi anche in questa opinione, cioè, che lo spi-