Pagina:La pastorizia.djvu/87

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78 la pastorizia,

190Verranti, se a quel tempo i maschi ammetti
A fecondar l’armento. Ugual ti nasce
La prole; e come al quinto mese i parti
Spongon le madri, nel decembre avrai
Senza molto indugiar tutti gli agnelli.
195Quindi nascendo nell’ovil, che il freddo
Verno consiglia, apparecchiar t’è dato
Quanto alle madri in partorir si chiede,
Ed alla prole pargoletta. A tutti
Uno stesso alimento ed una cura
200Apparterrà; chè molto ne le stalle
Disconviene al pastor norma diversa,
Se con varia misura escono i parti
Con disagio pe’ monti. Ove le doglie
Colgan la pecorella allo scoperto,
205E Giuno gli annodati arti disleghi,
Sull’ignudo terren molto premendo
E dolorando, alfin senza soccorso
Depon l’amato peso; e il gregge intanto
Dimenticando, il mandrian s’affretta
210D’aitar la meschina, e trova scarso
Ogni partito, e sè medesmo accusa;
Chè la dolente genitrice, stanca
Dalla fatica, e il figlio in su le spalle