Pagina:La persuasione e la rettorica (1913).djvu/110

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dogmatiche, è passato il tempo in cui essa per vieppiù crescere doveva colla violenza1 rompere le braccia di chi più ampiamente aveva saputo abbracciarla; – la sua via non è più un susseguirsi d’esclusioni e di ribellioni.

Ma questa confessione perpetua d’insuficienza non è che l’estremo artificio per farsi più sicura dell’avvenire. Essa ora non soltanto afferma una relazione κατὰ queste circostanze di tempo e di luogo... ma anche aggiunge: κατὰ questo grado dei nostri studi. Essa fa gitto di tutta la propria persona perché pur resti intatto il metodo, il diritto del lavoro, poiché è quello il punto vitale, è la ragione, l’assoluto: il dio – onde derivi ad ognuno il diritto d’esistere, il diritto cioè d’abbrutirsi nella vita diminuita, nella fatica ottusa, di curvare la schiena in un angolo oscuro per non aver da guardar in faccia la vita e non vedere la morte. –


E l’affermazione di questo lavoro che è solo un riferirsi alla deficienza delle cose (mentre come ragione dell’irrazionale Io stesso irrazionale ripete) come sufficiente alla richiesta della persuasione – per mezzo dei modi e delle parole che solo

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nella via vissuta della persuasione hanno una ragione d’essere – questo costituisce la rettorica scientifica. –



dogmatiche; è passato il tempo in cui essa per vieppiù crescere doveva con la violenza1) rompere le braccia di chi più ampiamente aveva saputo abbracciarla: — la sua via non è più un susseguirsi d’esclusioni e di ribellioni. Ma questa confessione perpetua d’insufficienza non è che l’estremo artificio per farsi più sicura dell’avvenire. Essa ora non soltanto afferma una relazione vmxù queste circostanze di tempo e di luogo, ma anche aggiunge: xatù questo grado dei nostri studi. Essa fa getto di tutta la propria persona perchè pur resti intatto il metodo, il diritto del lavoro, poiché è quello il punto vitale, è la ragione, l’assoluto: il dio, — onde derivi ad ognuno il diritto d’esistere, il diritto cioè d’abbrutirsi nella vita diminuita, nella fatica ottusa, di curvare la schiena in un angolo oscuro per non aver da guardar in faccia la vita e non vedere la morte.

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E l’affermazione di questo lavoro che è solo un riferirsi alla deficienza delle cose (mentre come ragione dell’irrazionale lo stesso irrazionale ripete) come sufficiente alla richiesta della persuasione, per mezzo dei modi e delle parole che solo >) Dico violenza, perchè altro modo a che una nuova teoria trionfi non v’è che nel metter più e più perso:.c in contatto vicino con quella data qualità d’esperimenti che la dimostrano. — 104 —

  1. Dico violenza perché altro modo a che una nuova teoria trionfi non v’è che nel metter più e più persone in contatto vicino con quella data qualità d’esperimenti che la dimostrano.