Pagina:La persuasione e la rettorica (1913).djvu/120

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tale da poter chiedere con giustizia qualche così come giusto per sé, così qui presume sempre la sufficienza della sua qualsiasi persona; e come l’altro postulava la giustizia nella liberazione dalla volontà irrazionale, così questo cerca la sicurezza nell’adattamento a un codice di diritti e doveri: la libertà d’esser schiavo; dove l’altro domandava la soddisfazione attuale tutta in un punto, questo cerca il modo di poter continuar con sicurezza ad aver fame in tutto il futuro. E come quella era la via delle più grandi individualità che domandano un valore e lo assomigliano nella loro volontà libera e incrollabile, questa è la via del disgregamento dell’individualità, di coloro che si preoccupano della vita come se già avesse valore (sufficienza) e vivono ὡς ἐόντος l’assoluto con la previsione limitata all’attimo – ché l’uno ama e volge gli occhi al possesso totale, all’identificazione – l’altro è tenero e zelante di ciò che crede possedere, perché rimanga per lui anche in futuro, mentre tanto lo possiede quanto è posseduto. «E si rivolge alle cose che sono dietro a lui». Ricordatevi della femina di Lot – dice Cristo. Ὅς ἂν ζητήσῃ τὴν ψυχὴν αὐτοῦ περιποιήσασθαι, ἀπολέσει αὐτήν1 (S. Luca). – Questa è la via che ognuno batte se voglia procacciarsi il piacere della vita (v. P. I, c. 2°).

  1. Intraducibile per l’effetto del περί, del medio e del doppio senso di ψυχή (anima e vita); (chiunque cerchi di assicurarsi la conservazione della propria persona – la porterà al dissolvimento).