Pagina:La persuasione e la rettorica (1913).djvu/138

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Così anche nell’attività di tutta la loro persona, la cui potenza per non esser concreta e attualmente visibile nelle parti del corpo più si nasconde al giudizio – la sfera ha limitato il suo raggio di quanto più s’è ingrandito quello della società. Poiché anche qui domina la legge che gradatamente elimina τόν πόνον per dare una sicurezza interrotta solo da ἀμήχανοι συμφοραί e gli uomini si trovano a esser salvi o a esser caduti. Le parole «non impegnarti con tutta la tua persona»«distingui fra teoria e pratica» – «prendi la persona della sufficienza che t’è data misura i doveri coi diritti» – «informati a ciò che è convenuto» formano il pentalogo dell’uomo sociale. – Questi, che ha accettato la cambiale della società e ne ha gravate le spalle della cura per la propria sicurezza, né ha più bisogno d’incaricarsene né lo deve fare. Il codice dice che quello è punito che si fa giustizia da se. Ma l’uomo sociale non deve più affatto pensare alla giustizia; quella è cosa che non lo riguarda: egli è sotto tutela – non ha voce, deve guardar invece d’andar diritto pel sentiero che gli hanno preparato, dove conduca non è cosa sua. Agli occhi porta come i cavalli da tiro i ripari perché non gli accada di guardar a destra o a sinistra. La sua previsione deve limitarsi a quella strada e a quel tratto prossimo per guardar di non incespicare. Così gli è tolto il senso della responsabilità. Il cavallo che porta un uomo a commetter un delitto non è responsabile di questo – né il nostro uomo è responsabile del male, del bene cui