Pagina:La persuasione e la rettorica (1913).djvu/157

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cose, – pur sotto questa forma, proiettata nel tempo e in qualche modo determinata, essa senza posa si toglie il possesso attuale di sé – e restando pur sempre infinita non giunge al cristallo: all’individuo assoluto – al dio. – Onde la vita in ogni forma chiede la vita, e le cristallizzazioni individuali curano la propria continuità.

In ogni grado la natura indifferente al singolo cura la continuità della razza e la salva dal νεῖκος con mezzi ogni volta diversi. Così anche l’umanità, dal cui seno sorge l’ultima forma della volontà, cura la propria continuità. L’umanità sfugge alla violenza colla società: ἡ φιλοψυχία τὴν κοινωνίαν συνέστησεν.


Quasi per ironia l’impulso a questo movimento del principio della debolezza è dato dai più forti. Certo fra gli uomini che l’ingiuria dell’intemperie, l’incertezza del cibo e del giaciglio, la minaccia delle fiere oltraggiavano, coloro che primi seppero trar dall’unione riparo e cibo e difesa, furon quelli, che più valenti e risoluti, per sé stessi meno avevano da temere: che se tali non fossero stati, come gli altri li avrebbero seguiti? Gli altri, che per debolezza fisica e mancanza d’iniziativa intellettuale erano senza risorsa in balìa degli eventi. L’iniziativa è sempre del più forte: e la «lega dei deboli» s’è fatta proprio a spese dei più forti; che per sola volontà di dominio o per amore ebbero sempre per campo