Pagina:La regina delle tenebre.djvu/145

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peloso, alto e sottile, la cui cintura ricamata potesse cingere la vita d’una donna.

Il padre e i fratelli — uomini rozzi e ubbriaconi — s’erano fissati in mente che ella dovesse sposare Mattia, il pastore ricco, e la maltrattavano crudelmente.

Ella non poteva aprir bocca che subito non si sentisse minacciata di venir trascinata pei capelli: intorno a sé non vedeva che visi inferociti, occhi verdi d’ira, e non udiva che parole vituperose. Bastava che comparisse lei perché tutti i suoi parenti prendessero l’aspetto di cani arrabbiati.

Ma lei restava dura. Diceva:

— Maltrattatemi pure, strappatemi i capelli, fatemi a pezzetti: l’ultimo pezzetto dirà no, no, no. —

Fin dai primi d’aprile sentì che il padre e i fratelli con le loro fidanzate dovevano andar alla festa di San Costantino. Facevano già tanti progetti.

— Porteremo questo, porteremo quest’altro; mangeremo sotto l’albero a destra della chiesa, canteremo su quest’argomento, compreremo questo, compreremo quest’altro. —

Sarra ascoltava con gli occhi spalancati, arrossiva d’invidia, si rodeva, spesso di notte piangeva amaramente. Ah, mai fino ad allora