Pagina:La regina delle tenebre.djvu/82

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Ghisparru non rispose. Tornò a inginocchiarsi, pregò un poco, e poi uscì fuori.

Ritornati nel primo cortile, i due servi chiesero al custode chi aveva fondato la chiesa, e se era molto ricca, e quanto a lui davano di paga.

Il vecchio raccontò una lunga storia, d’una dama che aveva i demoni in corpo, e che andava a cavallo, di notte, per le campagne, come una fantasima. E questa dama, chiamata donna Rofoela Perella, era molto devota, e andava sempre in chiesa, ma all’ora della benedizione doveva uscir fuori perchè altrimenti smaniava e urlava, e batteva la gente con forza da leone. Era andata persino a Roma, ma neppure il Papa aveva potuto scacciarle i demoni. Allora, essa aveva fatto un voto, di edificare cioè e dotare una chiesa se guariva. E una notte, cavalcando, tutto ad un tratto gli spiriti maligni l’avevano abbandonata. Essa smontò da cavallo, si gettò per terra, baciò le pietre, e promise di edificare in quel sito una chiesa a San Giovanni Battista, del quale era assai devota.

Ora la chiesa possedeva terre, denari, rendita, armenti. Molte offerte venivano fatte al Santo. Inoltre ogni anno, in autunno, il custode partiva con un cavallo carico di bisaccie,