Pagina:La regola di San Benedetto.djvu/131

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124 la regola

con ragione, e l’Abbate lo trovi conveniente, quello ponga per Preposito ch’egli avrà scelto col consiglio dei fratelli timorati di Dio. Il quale Preposito poi faccia con ogni soggezione quello che gli sarà comandato dal suo Abbate: e nulla mai faccia contro il volere e il cenno di esso Abbate; perocché quanto più egli è posto al di sopra gli altri, tanto più conviene che sia sollecito nell’osservare i precetti della regola. Che se il Preposito sarà trovato vizioso, o ingannato dai fumi della superbia, o conosciuto dispregiatore della santa Regola, sia ripreso con parole sino alla quarta volta, e non emendandosi, sia corretto secondo la disciplina regolare. E se neanche per questo si emenderà, allora sia tolto dal posto della prepositura, e nel suo luogo sia chiamato un altro che ne sia degno. Dopo di che, se non sarà quieto e obediente in Comunità, si espella persino dal Monastero. Pensi però l’Abbate, ch’egli dovrà a Dio