Pagina:La regola di San Benedetto.djvu/173

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166 la regola

potrei, Signore. Perdona, o Cristo, a me, che pur ora e gravemente t’offesi in pensieri, parole, opere e in tutti i modi ond’io fragile creta e peccatore ebbi agio d’offenderti; — per mia colpa, per mia sola colpa, per mia grandissima colpa. Nondimeno, o Signore, io ti prego per quell’amore che ti trasse di cielo in terra, che ti fe’ benigno al pentito Davidde, che ti mosse a pietà pel peccato di Pietro, di perdonare anche a me, o Signore, di perdonarmi, o Cristo. Tu sei il mio Creatore, il mio Redentore, il mio Signore, il mio Salvatore, il mio Re, il mio Dio: tu sei la mia speranza, la mia fiducia, il mio maestro, il mio soccorso, la mia consolazione, la mia forza, il mio difensore, il mio liberatore, la mìa vita, la mia salute, la mia risurrezione, il mio lume, il mio desiderio, il mio aiuto, il mio protettore. Io supplichevole ti prego: soccorrimi, e sarò salvo; reggimi, difendimi, confortami, consolami, rafforzami, ralle-