Pagina:La regola di San Benedetto.djvu/187

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180 la regola

mi ti do oggi eternamente per servo, in ossequio e sacrifizio di perpetua lode.

O Signore, io ti offerisco tutti i peccati e delitti miei, che commisi nel cospetto tuo e dei santi Angeli tuoi dal primo dì che fui in grado di peccare, sino a questo punto, affinchè tu gli abbruci e consumi tutti insieme col fuoco della tua carità, e scancelli ogni loro macchia, e mondi la mia coscienza da ogni bruttura, e mi restituisca la grazia tua, che, peccando, io perdei; concedendomi il perdono più pieno, e ricevendomi benignamente col bacio della pace.

Che posso io fare pe’ miei peccati, se non confessarli umilmente, e piangerli, e invocar senza posa la tua misericordia? Io ti prego di ascoltarmi benevolmente, ora che ti sto innanzi, o mio Dio. Tutti i miei peccati mi lacerano il cuore d’angoscia: non voglio mai più commetterli; ma li piango e piangerò sempre finchè vivrò, pronto