Pagina:La regola di San Benedetto.djvu/61

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54 la regola

zione uniforme circa gl’inni, le lezioni, e i versi; in modo che la Domenica si ricomìnci sempre dal centesimo decimo ottavo.

Il Vespro poi si canti ogni giorno con la recitazione di quattro salmi. I quali s’incomincino dal centesimo nono, sino al centesimo quarantasettesimo; eccetto i salmi che sono presi per recitarsi nelle altre ore; cioè dal centesimo decimo settimo sino al centesimo vigesimo settimo, eccetto anche il centesimo trigesimo terzo, e il centesimo quarantesimo secondo. Tutti gli altri si dicano a Vespro. E siccome mancano tre salmi, perciò si dividano i più lunghi tra essi; cioè il centesimo trigesimo ottavo, il centesimo quadragesimo terzo, e il centesimo quadragesimo quarto. Ma il centesimo decimo sesto, perchè è breve, si unisca col centesimo decimo quinto. Esposto pertanto l’ordine dei salmi del vespro, nel resto, cioè lezioni, responsorii, inni o cantici, si