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CANTO PRIMO


D E L L’ O C E A N O


di


ALESSANDRO TASSONI


Con la copia d’una lettera scritta a un Amico

sopra la materia del Mondo nuovo.
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AL SIGNOR N.


Signor mio, V. S. m’ha mandati due Canti del suo Poema, i quali non sono nè i primi, nè seguiti. L’uno contiene la descrizione d’una battaglia, e l’altro un accidente amoroso. Quanto al Poema, io non posso giudicare quello ch’ egli sia per essere; mentre non veggo nè principio, nè mezzo, nè fine. Ma poichè Ella ne mostra un braccio e una gamba, io discorrerò di quel braccio e di quella gamba per quello che sono, e forse dalle qualità loro si potrà anche venire in qualche cognizione della riuscita di tutto il corpo; come si narra, che già al tempo antico i savi di Egitto, veggendo una scarpa sola di Rodope, fecero giudicio della bellezza di tutto il corpo suo.

La prima cosa adunque, lo stile a me pare assai buono e corrente, e credo che l’uso continuo gliel farà anco migliore. Sonovi alcuni pochi luoghi espressi stentatamente, ma nella revisione V. S. avrà più facile e franca la vena da poterli mutare in meglio. Le comparazioni sono poche, e potrebbono esser alcune di loro più nobilmente spiegate; l’arditezza dei translati alle volte ha qualche difficoltà, e sonovi alcune