Pagina:La secchia rapita.djvu/34

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SECONDO 21


XI.


Siete mal informato, a quel ch’io veggio,
     Messer Marcello mio da un bolognino.
     Cappita (disse il cavalier Campeggio)!
     92Voi siete bravo come un paladino.
     Orsù, ripiglierem, ch’io me n’avveggio,
     Colle trombe nel sacco oggi il cammino;
     Ma, Gemignani miei, io vi protesto
     96Che ve ne pentirete assai ben presto.

XII.


Rispondeva Manfredi, e ne potea
     Seguir scandalo grave entro ’l senato,
     Se ’l Potta allor non vi s’interponea
     100Con modo imperíoso e volto irato.
     Taci, frasca merdosa, egli dicea;
     Che questo è ius antico inviolato,
     Che possa un messaggier dir ciò che vuole
     104Senza render ragion di sue parole.

XIII.


Così gli ambasciatori usciron fuore,
     Ed alla patria lor feron ritorno.
     La quale il Baldi, principal dottore,
     108Mandò con nuovi patti il terzo giorno;
     E la terra offería di Grevalcore,
     Se la Secchia tornava al suo soggiorno.
     Fu il dottor Baldi molto accarezzato,
     112E alle spese del pubblico alloggiato.

XIV.


Poscia di nuovo s’adunò il conseglio
     Dov’ egli fu introdotto il dì seguente.
     Il Baldi3 ch’era astuto come veglio,
     116E sapea secondar l’onda corrente,
     Incominciò: Signori, esempio e speglio
     D’onor e senno alla futura gente;
     Io rendo grazie a Dio, che mi concede
     120Di seder oggi in così degna sede.