Pagina:La signora dalle camelie.djvu/94

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Londra!... Oh! che direbbe il conte se mi vedesse in questo stato? Anche dei dolci... oh! v’è dunque ancora qualcuno che si ricorda della povera Margherita Gauthier!

Dottore. Siete sì buona!

Nanetta. V’è anche una lettera.

Margherita. Chi mai può scrivermi? (prende la lettera e l’apre) «Mia buona Margherita, io sono venuta venti volte per vederti, e non me l’hanno mai permesso, però io spero che tu non vorrai mancare in questo giorno che sarà il più bello della mia vita. Lo zio di Gustavo ha ceduto alle sue istanze e mi chiama sua nipote. Oggi verrà dunque pubblicato il nostro matrimonio; la sacra cerimonia avrà luogo questa mattina, alle ore nove, nella cappella dì Santa Teresa, alla chiesa della Maddalena. T’abbraccio con tutta l’effusione d’un cuore felice... Erminia» (Tutti sono felici... ed io... io sola...) Dottore, chiudete quella finestra... ho freddo... datemi da scrivere... Oh, quei pochi istanti che ho ancora di vita, lasciate che io li occupi per coloro che amo sì tanto. (Lascia cadere la sua testa fra le mani, intanto che il dottore le porta in piccolo tavolo con l’occorrente da scrivere.

Nanetta. (piano al dottore) Ebbene, dottore?

Dottore. (crollando la testa) (La povera Margherita sta male!)

Margherita. (Essi credono che io non li ascolti). Dottore, nell’andarvene, compiacetevi di recare questa lettera alla chiesa della Maddalena. Fra poco avrà luogo una cerimonia; appena sarà compiuta, la rimetterete alla fidanzata. (piega la lettera e la suggella) Pren-