Pagina:La vallese.djvu/17

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lontana da Dio, andate a consacrarvi al suo servizio, offrendogli ciò che pur ora Egli v’ha dato, codesto cuor nuovo, il cuore consolato o risuscitato ch’egli stesso ha ora messo in voi.

— Amen! diss’ella, e mi prese la mano, e la baciò più volte. Dio mi guidi; perchè io non sono che una povera ignorante, ma Dio m’insegnerà!

— Ed ecco come, le diss’io, presentandole un Evangelo che aveva meco, ecco il Libro che vi lesse lo straniero. — Tutto ciò ch’egli vi disse di Gesù, e dell’amor suo per noi, figliuoli di uomini; ciò che io vi ho detto oggi, la sicurezza del vostro perdono, della vostra salute, dell’amore eterno ed immutabile di Dio per voi, e tutto ciò che può desiderare, e cercare ormai l’anima vostra; tutto, sì, ogni conoscenza, ogni sapienza, ogni vita, ogni pace, ogni gioia perfetta, per questo mondo, e per l’eternita, tutto è qui, in questo Libro beato, che io vi dò, pregando il Signore, testimone di ciò che io fo in questo momento, di metterlo Egli stesso nelle mani vostre e darvene l’intelligenza!

Ella prese il Libro in silenzio, lo baciò, e se lo strinse al cuore. La povera donna era stanca, l’anima sua non poteva più reggere a tali commozioni. Io le presi la mano e me la recai sul petto, e dopo aver fissato alcuni momenti gli occhi miei ne’ suoi, e sul di lei venerabile aspetto, la lasciai, per non vederla più in questo mondo.

Ella mi richiamò, dicendomi con calma:

— Ci rivedremo in paradiso?

— Sì, le risposi io.

— Sì! Perchè io ci vo, soggiunse ella, e... prima dì voi!