Pagina:La vecchia casa - Neera, 1900.djvu/108

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gogna secreta, impenetrabile e buia ma tanto più orrenda per la viltà di cui si circondava; e quando nella cocente ambascia, nel turbine dei pensieri che la investivano, si fece strada il volto freddo e indifferente di Elvira: — Straniera! — gridò — straniera! — Poi si coperse il volto colle mani e scoppiò in singhiozzi alti, irrefrenati.

Ritornando in sè, Anna vide ritta a pochi passi di distanza la cameriera che la guardava con somma commiserazione e che si arrischiò a dire:

— Signorina si dia pace alla fine. A furia di piangere in tal modo si ammalerà.

Anna la guardò senza capire. Che cosa voleva da lei quella donna? In quel momento non avrebbe potuto ascoltarla per nessuna cosa, onde la pregò di allontanarsi. L’altra, obbedendo, disse ancora a guisa di conforto:

— Il signor padrone è certamente in un luogo migliore.