Pagina:La vecchia casa - Neera, 1900.djvu/160

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Il profilo di Flavio si disegnava nella sua correttezza di piccolo cammeo sul velluto cupo del divano, illuminato da un raggio di sole che vi pioveva obliquo. Anna non ricordava il momento in cui il sole era apparso e voleva ricordarlo, inquietata e sviata dalla tinta di oro pallido che prendevano sotto a quel raggio i baffi nascenti del giovine.

— Se le dicessi che ho pensato a lei davanti a tutti i capolavori sarebbe certamente la verità, ma una verità un po’ volgare e forse anche superficiale. Lei mi è stata molto più vicina, più intimamente e più dolcemente vicina, a Siena per esempio. Conoscesse Siena!

— Bella?

— Oh! bella, non è ciò che voglio dire. Vi sono delle città, come vi sono delle donne che dovrebbero offendersi a sentirsi chiamare belle. È un altro aggettivo che occorrerebbe; più complesso, più misterioso, sopratutto più profondo....