Pagina:La vecchia casa - Neera, 1900.djvu/172

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Flavio contemplava tutto ciò dalla finestra della sua camera, ebbro della primavera che gli entrava per gli occhi a incontrare la primavera del suo cuore, avendo uno sguardo simpatico anche per il portinaio che girava silenzioso nel cortile a tendere i fili alla glicine, anche per il balconcino del vecchio pensionato dove spenzolava uno scialle di flanella a scacchi bianchi e neri. E non gli erano ugualmente cari gli orti che circondavano la casa, turgidi già per le sementi che gonfiavano la terra, velati qua e là da una nivea cortina di mandorli in fiore? tutto, fino al muro lontano del convento, fino ai due o tre comignoli che chiudevano l’orizzonte? Quale linea gli era ignota? Quale punto o quale colore era sfuggito al suo occhio perspicace ed amante? Egli rivedeva ora ogni oggetto con criterio maturato, con una più larga intelligenza del bello; si inteneriva a pensare la sua adolescenza trascorsa tutta lì,