Pagina:La vecchia casa - Neera, 1900.djvu/59

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— Guarda!

L’occhio suo guidò Flavio verso il libro aperto, mentre coll’indice additava le parole segnate.

Il fanciullo lesse in silenzio. Anna che lo osservava vide le sue labbra tremare e le sue guancie, che erano già pallide, farsi trasparenti. Tutta presa d’ardore Anna rilesse a voce quasi alta: «Io non amo inzaccherarmi le vesti col fango delle vie. Io voglio in puri abiti di festa attendere il giorno dell’avvenire.»

Senza rendersene esatto conto Flavio sentiva vagamente di ricevere una particolare distinzione, quasi una prova di fiducia e di tenerezza che da parte di quella donna superiore andava a risvegliare le corde più riposte del suo orgoglio d’uomo. Il fanciullo timido, avvilito, incompreso, il fanciullo di cui nessuno prendeva cura se non per abusare della di lui debolezza, saliva allora il