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ranno costringerti ad una carriera antipatica.
Un grande sbigottimento si manifestò sabito nel fanciullo. La timidezza che sembrava aver ceduto un istante nella comunione colla sua protettrice lo riprese. Anna, che non poteva vederlo bene in volto, se ne accorse alla attitudine scoraggiata, al mesto silenzio che permetteva di udire l’affanno della sua respirazione.
— È già deciso che io debba fare l’insegnante.
— Ma chi ha deciso?
— Tutti.
Parve ad Anna che sopra questa parola si accentuasse ancor più lo scoraggiamento del suo amico, talché fu spinta a prendergli la mano nell’ombra.
— Nessuno — pronunciò con voce grave — nessuno, intendi, può disporre della libertà di un altro; se c’è un dovere sacro per ognuno