Pagina:La vita di Erostrato scoperta da Alessandro Verri, 1815.djvu/104

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si rivolga così gran mole nell’eterno ordine prescritto. Con le medesime vicende riconduce le stagioni, e penetra le vegetabili fibre co’ suoi raggi animatori. Certo egli è quotidiano ministro a noi del governo divino. Nè fia ch’io tanto mi sdegni contro li suoi adoratori, quanto contro quelli che possono ripugnare alla maraviglia che tale astro infonde. La sua presenza eccita ogni mente ad inalzarsi alla eterna cagione.» Non credo errare, interruppe Erostrato, sospettando che tal motto sia dardo per me scoccato. Sappi adunque di niuna cosa io dolermi quanto di una trista perplessità, la quale mi conturba in tali investigazioni. Imperocchè ora l’aspetto del cielo, del mare, delle fertili spiagge empie in vero l’animo di quiete deliziosa, e infonde nell’intelletto il senso di benigno e ordinato governo. Ma se il funesto eclisse ottenebra il sole, se le tempeste confondono e cielo e mare, sembra allora che