Pagina:La vita di Erostrato scoperta da Alessandro Verri, 1815.djvu/110

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niverso il disordinato capriccio del caso? Or via sarà abbandonato il mondo alla malvagità, alle sciagure; dominato da Nume crudele. Vanne pur con questa orrenda conclusione, disperato lacera le chiome, percuoti il petto anelante, immergivi lo stile, agonizza nelle tue funeste angosce. Noi allo aspetto dello stellato empireo, e della terra ferace, lieti e sommessi adoriamo la suprema intelligenza, e dal suo grembo usciti, in quello speriamo di ritornare.» Mentre egli così dicea, qualche stilla grondava dagli occhi suoi. Strinse la mano ad Erostrato e si avviò all’eremo tranquillo. Glicerio lo seguì, perocchè il lungo vegliare già invitava le palpebre al sonno. Erostrato con onesto modo si accomiatava ma con labbra taciturne. E mentre quelli si dilungavano per la selvosa via ragionavano dolenti che indole tanto straordinaria, e spinta a grandi mete, fosse poi rattenuta al basso da così infauste dubitazioni. Perocchè