Pagina:La vita di Erostrato scoperta da Alessandro Verri, 1815.djvu/59

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sti: rilucevano i gemmati diademi sulle fronti loro. Un fanciullo spargeva incenso sulle brage. Il capo de’ sacerdoti stese le braccia agli sposi invitandoli ad avvicinarsi: ellino obbedirono con fronte china, e le mani accolte in grembo. Quegli volgendosi al simulacro della Dea pregò ad alta voce in tal sentenza: «Alma consorte del supremo fulminatore volgi un propizio sguardo a questi sposi qui approdati ad implorarti pietosa. Un tuo celeste sorriso renda fausti per sempre i nodi ch’ora li congiungneranno. Concedi loro obbediente, bella e illustre prole, da cui sieno confortati all’occaso della vita.» Mentre così dicea il Sacerdote, la moltitudine tacea riverente: grondarono alcune stille da’ begli occhi di Glicistoma: Erostrato serbava un decoroso atteggiamento. Quindi il Sacerdote pose alla fronte d’entrambi una corona di fiori, li profumò d’incenso, e sull’ara sparse il vino. Lo sposo allora collocò nelle dita di lei