Pagina:La vita di Erostrato scoperta da Alessandro Verri, 1815.djvu/7

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PROEMIO.




Io Dinarco cittadino di Epidauro ho lungamente dubitato di scrivere quanto a mia notizia è pervenuto della vita e costumi di quel tristo, il quale stese la falce sacrilega al Santuario di Efeso. Perchè quella opinione prevale che egli sia stato furente, e da tale sembra in vero quella disperata risoluzione. Ma sendo io giovane quando il caso avvenne, ne intesi il romore in Atene, ove allora io soggiornava nel Foro; e prima di ridurmi in patria negli anni maturi, a’ quali son giunto, fui vago di raccorre per la Grecia le tradizioni di così illustre malvagio. Ragionai