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Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1842, I.djvu/109

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80 annotazioni

LIBRO PRIMO




CAPO PRIMO.


Talete.


Il ritratto dì Talete è tolto, siccome gli altri che adornano quest’opera, dall’Iconografia greca di F. Q. Visconti.

I. Ma tengono i più che fosse nativo Milesio — Tra questi è Plutarco che senza addurre ragioni combatte l’opinione di Erodoto; perchè i Greci mal comportavano che il primo de’ loro sapienti fosse un barbaro.

II. Posta da un canto la politica ec. — Forse quando da’ suoi concittadini fu rigettata l’idea ch’egli primo concepì e propose di uno stato federativo: idea benefica che assai ne appalesa la vastità del suo ingegno.

Callimaco il fa trovatore dell’Orsa minore. — L’Huebnero omette la parentesi. Altri crede il passo fuor di luogo.

Stimando tutto il resto esser facile. — Così traducono i più; ma Scaligero e Casaubono congetturano doversi leggere ακατανόητος, incomprensibili.

Predicesse gli eclissi di sole. — L’eclissi che dicesi predetta da Talete accadde a nove di luglio dell’anno Giuliano proleptico 597 dell’E. V. secondo il Petavio. Erodoto attesta il fatto, il quale è parimente riferito da Eudemo discepolo d’Aristotele. I dubbi proposti dal Dodwello paiono senza fondamento al Visconti.