Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1842, I.djvu/20

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2 proemio.

dei quali fu capo Zoroastre persiano, fino alla presa di Troia, Ermodoro platonico, nel libro delle Discipline, dice essere corsi cinque mila anni. Xanto lidio poi, da Zoroastre al passaggio di Xerse dice sei mila; e dopo di quello esservi stati successivamente molti altri Magi, gli Ostani, gli Astrassichi, i Gobrii, i Pazati, finchè l’impero dei Persiani fu distrutto da Alessandro.

III. Ma costoro, attribuendole a’ barbari, disconoscono le egregie opere dei Greci, dai quali non solamente la filosofia, ma sì l’uman genere ebbe principio. E veramente nacque Museo fra gli Ateniesi, fra i Tebani Lino, e dicesi che quello, figlio di Eumolpo, sia stato il primo a comporre in versi una Teogonia e una Sfera, e ad affermare che tutte le cose si generino da uno ed in quello si risolvano. Morì a Falera e gli fu posta quest’iscrizione elegiaca:


Dell’estinto Museo, cara d’Eumolpo
Prole, serba le spoglie
Il falerico suolo in questa tomba.


E gli Eumolpidi, presso gli Ateniesi, ebbero il nome dal padre di Museo. Dicesi poi che Lino fosse figlio di Ermete e della musa Urania, che abbia scritto in versi una Cosmogonia, il corso della luna e del sole, e la generazione degli animali e delle frutta. Questo è il principio de’ suoi poemi:

Tutto fu un tempo generato insieme.