Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1842, I.djvu/338

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capo primo 303

ver egli brulicato di pidocchi. Al dire di Timoteo, nel primo Delle vite, avea gracile il corpo.

X. Narra costui, che ad un ricco che si era innamorato di una brutta, dicesse: che bisogno hai tu di costei? Io te ne troverò una più bella per dieci talenti.

XI. Lasciò un’infinità di Commentarj e un maggior numero di dialoghi, tra’ quali v’é: Aristippo cireneoDella ricchezza, 1 — Della voluttà, 1 — Della giustizia, 1 — Della filosofia, 1 — Dell’amicizia, 1 — Degli dei, 1 — Il filosofo, 1 — A Cefalo, 1 — Cefalo, 1 — Climaco, ovvero Lisia, 1 — Il Cittadino, 1 — Dell’anima, 1 — A Grillo, 1 — Aristippo, 1 — In biasimo dell’arti, 1 — Dialoghi commemorativiL’Artifiziale, — Delle cose che hanno una trattazione simile, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 — Divisioni e argomenti alle cose similiDegli esempi di generi e di specieAd AmartiroEncomio di PlatoneEpistole a Dione, Dionisio, FilippoDella legislazioneIl matematicoMandrobuloLisiaDefinizioniOrdine dei commentarj. — Versi quaranta tre mila quattro cento settanta cinque. — A lui scrive Simonide le Istorie, nelle quali avea disposte per ordine le imprese di Dione e di Bione. — Dice Favorino nel secondo dei Commentarj, che Aristotile comperò i suoi libri per tre talenti.

XII. V’ebbe anche un altro Speusippo, medico erofileo alessandrino.