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Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1842, I.djvu/361

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326 capo vi.

per suo anche questo molto grazioso: interrogato da uno, perchè dalle altre sette gli scolari passavano all’epicurea, e non mai dagli epicurei alle altre, rispose: Perchè dagli uomini nascono gli eunuchi, ma dagli eunuchi gli uomini non nascono.

XIX. Del resto, già presso a finire, lasciò tutto il suo al fratello Pilade, perchè questi lo avea condotto a Chio, ascosamente da Merea, e di là anche in Atene. — In vita nè ebbe donna, nè generò figliuoli. — Fece tre testamenti, e uno depose in Eretria presso Amficrito; un altro in Atene, presso un amico; il terzo spedì a casa ad un certo Taumasia, suo parente, pregandolo di serbarlo, ed al quale scrisse così:

archesilao a taumasia salute.

„Ho consegnato a Diogene il mio testamento da recarti. Chè pel frequente ammalare e per avere gracile il corpo, m’è paruto di testare, onde se mai accadesse qualche sinistro, io non me ne andassi dal mondo facendo torto a te che mi fosti così assiduamente affezionato. Tu sempre meco fedelissimo tra quanti sono costà, e per età e per la parentela con noi, lo custodirai. Cerca adunque, memore ch’io lo pongo sotto la guardia della tua fede parentevole, di essere giusto verso di noi, onde, per quanto è da te onestamente io abbia disposto le cose mie. Un simile testamento fu depositato anche in Atene presso un nostro conoscente ed in Eretria presso Amficrito.“

XX. Morì delirante, al dire di Ermippo, per es-