Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1842, I.djvu/74

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capo v biante 47

mucchi di arena spargendovi sopra frumento, e glieli mostrò; e finalmente che ciò saputosi da Aliatte, conchiuse la pace coi Prienesi, e tosto mandò per Biante onde venisse da lui, il quale: Io esorto Aliatte, gli disse, a mangiar cipolle (tutt’uno che piangere).

III. Dicono ch’ei fosse abilissimo nel trattar cause, tuttavia non usava la forza del discorso che a pro dei buoni. Il perchè Demodico alerio a ciò fece allusione quando disse: Se ti accadono liti piatisci alla maniera prienese. E Ipponatte del pari: Quegli che ha perorato assai meglio di Biante prienese.

IV. Egli morì in questo modo: Recitava, già decrepito, un’aringa a favore di un tale; dopo aver cessato il discorso, inchinò il capo sul petto del figlio di sua figlia. Peroratosi anco dall’avversario, e i giudici dato il voto a quello che Biante aveva difeso, si rinvenne, sciolto il giudizio, morto tra le braccia di suo nipote. La città il seppellì magnificamente e gli pose quest’iscrizione:

     Onor degli Ioni: l’inclita Priene
     Crebbe Biante, e questo sasso il chiude.

E noi pure:

     Qui si cela Biante all’Orco addotto
     Placidamente da Mercurio, bianco
     Per etade canuta. Ei mentre orava,
     Patrocinando d’ un amico i dritti,
     Il capo fra le braccia declinato
     D’un fanciullo, avviassi al lungo sonno.