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cleante. | 147 |
siglio — Delle leggi — Del giudicare — Del modo di condursi — Del discorso, tre — Del fine — Dell’onesto — Delle azioni — Della scienza — Del regno — Dell’amicizia — Del convito — Sull’essere una medesima la virtù e degli uomini e delle donne — Sull’usare sofismi il sapiente — Delle crie — Di diatribe, due — Della voluttà — Delle cose particolari — Delle ambigue — Della dialettica — Dei modi — Dei predicati. — Questi sono i suoi libri.
VII. Egli morì di tal modo. Gli si gonfiò la gengiva; per divieto dei medici si astenne due giorni dal cibo. E quantunque stesse bene al punto da concedergli i medici ogni cosa a cui fosse avvezzo, e’ non volle per altro cessare, ma dicendo essere già innanzi nel viaggio, astenendosene anche i giorni successivi, morì, avendo vissuto, come dicono alcuni, ottant’anni, e diciannove udito Zenone. E noi pure abbiamo sopra di lui scherzato così:
Lodo Cleante, ma più l’Orco io lodo,
Che vistol vecchio, comportar non volle
Ch’ei non avesse in seguito riposo
Tra morti, quanto tempo in vita attinse.