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Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1845, II.djvu/165

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CAPO VII.


Crisippo.


I. Crisippo figlio d’Apollonio, nato a Soli od a Tarso, come dice Alessandro, nelle Successioni, fu discepolo di Cleante. Egli da principio si esercitò nella corsa, dopo, scrivono Diocle e molti altri, divenne uditore di Zenone o di Cleante, dal quale, vivo tuttora, si separò, e riuscì non volgare per filosofia.

II. Uomo in tutto ingegnoso ed acutissimo per modo che nel più delle cose dissentiva da Zenone e da Cleante medesimo, a’ quali anche diceva spesso, solo aver egli mestieri della dottrina dei dommi, ma quanto alle dimostrazioni, saperle esso trovare. Ogni qual volta per altro si alzava contro di lui se ne pentiva a segno da allegare continuamente queste parole:

     Uom beato nacqui io nel resto, fuori
     Che con Cleante; in ciò non son felice.


Fu Crisippo sì rinomato nelle dialettiche, che ai più pareva, che se presso gli dei vi fosse stata la dialettica, non avrebbe potuto essere altra che la crisippea. Era fecondo nelle cose, ma non felice nella dizione.

III. Fu, sopra qualunque, amantissimo delta fatica, siccome appare da’ suoi libri, il cui numero oltrepassa