Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1845, II.djvu/316

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   Pestate; che Anassarco sta da tempo
   Con Giove. Ed a te volto, Proserpìna,
   Queste parole, fra tormenti, appena
   Dice: In malora pessimo mugnajo.

III. Costui per la sua impassibilità e per la facilità di adattarsi a tutto nella vita era soprannomato Felice; ed era uno di coloro che sanno, con molta facilità, ricondurre gli uomini alla virtù. Quindi e’ fece ritornare in sè stesso Alessandro, che credeva di essere un dio; poichè vedutogli scorrer sangue da una ferita, mostrandolo ad esso colla mano disse: Questo per altro è sangue e non

     Icore, quale ne’ beati numi
     Scorre.


Tuttavia afferma Plutarco che lo stesso Alessandro tenne questo discorso a’ suoi amici; ma che un’altra volta Anassarco beendo prima di lui, gli mostrasse la coppa, e gli dicesse:

   Ferirà mortal destra un qualche nume?