Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1845, II.djvu/79

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annotazioni 67


CAPO III.


Monimo.


I. [testo greco] — Ambrogio: caeterosque id genus studiose consectatus. Hueb.: eadem studia consectatus.

II. [testo greco] — Veggasi la nota dell’Huebnero.

III. Scrisse opere scherzose, ec. — „Chiaro fin l’utile di questi discorsi, purchè da quello ch’ei disse facetamente vogliasi cavare la verità.“ — M. Aurelio.


CAPO IV.


Onesicrito.


Onesicrito scrisse la storia di Alessandro di cui era ammiraglio. Ei l’avea rimpinzata di favole ridicole, piccandosi, secondo Strabone, di accrescere le meraviglie che si erano spacciate di quel principe.


CAPO V.


Crate.


II. Poni, da darsi al cuoco: dieci mine. — Cioè ital. lire 926, circa, essendo una dramma poco più di 92 centesimi. — Cinque talenti sono lire 27,804.45; un talento lire 5560.89. — Il triobolo era 46 centes. e qualche millesimo.

Di lupini una chinice. — [testo greco], misura che conteneva il grano bastante per un giorno a mantenere uno schiavo.

IV. Più di trecento talenti. — [testo greco], ducenta sopra centum. Perizonio congettura: [testo greco].

I suoi beni a pascolo. — „Non meritano fede tutti i rac-