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F A V O L E 157

Del Lupo, e dell’Agnello. 107.


B

eveva il Lupo da capo un rivo, e vedendo un Agnello, che di sotto beveva disse, che gl’intorbidava l’acqua; l’Agnello tremava di paura, e pregava il Lupo, che gli perdonasse, come a persona innocente, e che egli aveva bevuto di sotto un

buon spazio da lui, talchè non aveva potuto intorbidare il suo bere. Il Lupo tuttavia gridava: Tu non sai nulla scelerato sempre tu mi nuoci; il Padre tuo, e tua Madre sempre mi sono stati nimici, e tu patirai la pena di ogni cosa.

Sentenza della favola.

Il Proverbio antico. Facilmente si trova il bastone per far male al cane. Se un uomo potente ti vuol nuocere, facilmente troverà causa. Assai va errata quel, che non può resistere.


Del Sorcio, e la Rana. 108.


C

ombatteva il Sorcio con la Rana sopra i Paludi, la guerra era grande, e dubbiosa. Il Sorcio tutto stava ascoso sotto l’erbe, e con inganno assaltava la Rana; la Ra-