Pagina:Landi - Vita di Esopo, 1805.djvu/236

Da Wikisource.
222 D I   E S O P O

Sentenza della favola.

Moralità. Appresso gli uomini cattivi, non val ragione, nè verità.


Di due Galli. 221.


D

ue Galli combattevano insieme, e ciascun di loro voleva esser Padrone delle Galline della Villa. Uno di quelli essendo superato, si ascose, e l’altro vincitore sopra un tetto del suo nimico si gloriava; volando quindi l’Aquila, e vedendo questo sopra il tetto, lo prese, e portollo via. Il Gallo superato, vedendo questo tutto si rallegrò ed egli solo si godè le Galline di quella contrada.

Sentenza della favola.

Moralità. Nelle prosperità l’uomo non si deve molto rallegrare, acciocchè non cade in qualche ruina.


Dell’Api, e di Giove. 222.


L

e Api presentarono a Giove un Vaso di Mele, e piacendogli disse: Dimandate ciò, che voi volete, che io ve lo darò. Risposero le Api: Giustissimo Giove, noi dimandiamo, che tutti gli uomini, che verranno per rubarci il Mele, come noi gli pungiamo, muorano; della qual dimanda Giove sdegnato, perchè amava gli uomini più che le Api rispose: Bastava, che quelli, che verranno per rubarvi il mele pungendoli, voi subito moriate, e perdendo lo stimolo quello sia la vostra vita.

Sentenza della favola.

Ciò che noi desideriamo contra gli nimici, alle volte cade sopra di noi.