Pagina:Landi - Vita di Esopo, 1805.djvu/299

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d’un Padrone, che non mi lascia mancare da mangiare. Disse il Lupo: In vero tu sei felice, avendo così buon Padrone, ancora io servirei volentieri. Disse il Cane: Se tu volessi lasciar quella tua rapacità, io ti farei accettare dal mio Padrone. Il Lupo disse: questo lo farò. Poscia guardando il Lupo il Cane, vide ch’aveva il collo pelato, e gli disse: Che vuol dire, che tu hai il collo pelato, ed il Cane rispose: Questo fa il legame, perchè il giorno sto legato; ed il Lupo rispose; Se la cosa sta così, io non stimo tanto l’amicizia di questo tuo Padrone, che io voglio spogliarmi della libertà.

Sentenza della favola.

La favola dimostra, che la libertà è sopra ogn’altra cosa preziosa, ed amabile.


Del Leopardo, e la Simia. 372.


I

l Leopardo avendo fame, e non avendo niente, che mangiare, vide su un’Albore alquante Simie, e non potendo egli montarvi, finse esser morto. Le Simie, ciò vedendo discesero dall’Albore, e comincioron andargli, d’intorno, ed egli con la destrezza ne prese una, e se la mangiò.

Sentenza della favola.

Quello, che con la forza del corpo ci è vietato di fare, dinota la favola hassi da fare con l’ingegno.


Della Volpe caduta in un Pozzo. 373.


E

ssendo una Volpe caduto in un Pozzo, e quasi sommersa, pregava un Lupo, che stava di sopra nella riva del Pozzo, che