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DE PARADOSSI 69

na o rea che ella sia, ma piu tosto a ralegrarsi, che Iddio della sua miseria divenuto pietoso tratto l'habbia da si molesto laberinto.


M E G L I O E' N O N H A V E R

Servidori, che haverne.

PARADOSSO. XXII.

Erto che ben disse colui (chi chi si fusse)quot serui, tot hostes, quanti servidori, tanti nemici habbiamo, sono adunque da nemici assediati gli huomini da molti servidori accompagnati, ne veramente senza ragione nemici li chiamaremo noi, per cio che questi son veramente quelli che rivelano altrui i segreti de padroni, che rubbano le case, et contaminano la domestica pudicitia, se non in altra maniera, almeno co ruffianesimi, et io so quel che dico, ma non mi diffundero in cotal discorso, conciosia che tante cose havrei da dire, che piu difficile mi fora trovarne l'essito, che il principio, et che peggio e poi, che gli conviene per sopragiunta de ricevuti danni largamente pascere, re, honorevolmente vestire, prontamente decidere le lor liti, terminar tosto le controversie, et di signor doventar spesso giudice et avvocato. Tacero