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DE PARADOSSI. 72

o a ragione che in tal giuditio non mi voglio interporre) delle lor belle imprese, s'e dato sempremai tacitamente la gloria a lor capitani. Habbiamo all'incontro veduto alcuni altri, li quali, per esser di fortuna humile, di tutto cio che virtuosamente adoperarno la lode fu sempre la loro. Niuno ha giamai partecipato delle vettorie di Castruccio Castraccani, ne di Nicolo Picinino, ne del Carmignuola, ne de molti altri valorosi di quella eta si florida, et a moderni tempi niuno e mai stato alla parte della gloria di Ariadeno Barbarossa, ne di Andrea d'Oria, ne del signor Alarcone, ma descendo anchora piu particolarmente alla dimostratione di quanto ho promesso, cio e che i nobili sieno sovente defraudati della debita gloria, et li men nobili sempre piu tosto esaltati che depressi, benche questo per se stesso chiaro apparisca, ditemi un poco, quando il signor Galeoto Picco prese la forte Mirandola non fu anche subitamente dato l'honore a certi Mirandolesi, li quali, con esso lui dal cio scacciati si riparavano? et pur si vede ch'egli e pieno di ardire et di consiglio et atto a fare per se stesso maggior impresa. Del valore similmente et accorti stratagemi ch'usava il fignor Gioanni da medici, si dava in buona parte l'honore a messer Paulo Luzzasco, cosi delle belle imprese del conte di Caiazzo, si diceva fra molti, che il mio capitano Pozzo da Perego ne fusse potissima cagione, vedete adunque quanto nuoca l'esse