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IL PRIMO LIBRO


lentia del vino, quinci'vi prego consideratelo, poi che la verita cosa tanto nobile, vi fa dentro sua stanza, Noto penso a ciascuno sia il proverbio de Greci IN VINO VERITAS. la verita sta nel vino, erro adunque Democrito dicendo, che la si stava nel profundo del pozzo, et io co Greci arditamente sostengo star ella nel vino, del qual parere, fu anchora Horatio (si come ne suoi versi dal medesimo vino aitati) et chiaramente et con diffuso sermone si dimostra. Vuole similmente il divino Platone, ch'egli fosse un vero fomento dell'ingegno per virtu del quale, forse che esso ritrovo le idee et i numeri, scrisse le leggi, scrisse d'amore, et institui si ben ordinata Republica, vuole anchora Platone che le muse sentissero odore di vino, et di qui avenire che chi non ne beve, non possa ne anche versi comporre alti et numerosi, ma lasciamo andare il comporre de versi, che po far di buono colui che vino non beve? in prima non e ben atto al generare, e privo di ardire et di forze, ha la vertu concottrice debile et inferma et presto muore. Venne gia non so che strana fantasia a Timoteo essendo giovinetto di non voler bere vino, il che risapendo Paulo apostolo, et considerato e pericoli, ne quali, l'imprudente giovane si metteva privandosi di cosi santo beveraggio, subito gli scrisse, che per ogni modo non mancasse di berne, se non per altro almeno, per aiutare, il stomaco, et soccorrere al