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figlio Nino, senza accennare ad alcuna sua conquista. Se questa prova negativa non basta, abbiamo la politica. Registra nel capitolo medesimo: «Cambise, figliuolo di Ciro re di Persia... primamente prese l’Egitto, e sottomiselo alla sua signoria..... Ed allora rimase Egitto senza proprio re, cioè rimase sotto la signoria del re di Persia.»
Se Dante avesse voluto fare un’emendazione critica alla storia di Persia e d’Egitto comunemente a’ suoi giorni creduta, non avrebbe lasciato di manifestarla.
Nel canto vigesimo ottavo dell’Inferno, dopo fatti i debiti confronti sa dirne:
Come Livio scrive che non erra. |
Nel vigesimo racconta, secondo la tradizione che parevagli vera, l’origine di Mantova, ed autorevolmente conchiude:
Però t’assenno, che se tu mai odi |
Mette poscia il sigillo alla sua dimostrazione storica solennemente:
i tuoi ragionamenti |
Il Soldano del quinto dell’Inferno è quello stesso dell’undecimo del Paradiso cioè quello d’Egitto. La