Pagina:Latini - Il Tesoro, 1, 1878.djvu/397

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dicono1. Ma li forti percotimenti de’ venti la stringono e cacciano sì fortemente, che ella passa la nuvola; e fa tonare e balenare, e cade giù in tal forza per li grandi venti che la cacciano, che alcuna cosa non ha contra lei fortezza2. E sappiate veramente, che quando ella si muove a venire, ella è sì grande ch’è una meraviglia: ma ella menoma nel suo venire per lo percotimento dell’aere e de’ nuvoli. E molte fiate avviene, che quando ella nasce nella prima, che la non è grande3 nè troppo dura, e4 che’ nuvoli sono ben grossi e umidi e caricati d’acqua, che la folgore non ha potere di passare li nuvoli, anzi vi si spegne dentro, e perde il suo fuoco. E quando li venti che si combattono sì maravigliosamente entrano dentro a’ nuvoli, e sono rinchiusi dentro loro corpi, elli



  1. Che le genti dicono, zeppa di Bono.
  2. Le stampe sgrammaticano: ma li forti percotimenti de’ venti li stringono e cacciano sì fortemente, che elli passano la nuvola; e fa tonare e balenare, e cade giù in tal forza per li grandi venti che la cacciano, che alcuna cosa non ha contro lei fortezza. Corretto col t: mais li fors deboutemenz dou vent la destraient et chace si roidement, que ele fent et passe les nues, et fait toner et espartir, et chiet aval de tel air, por les granz vens qui la chacent, que nul riens n’ha contre lui durée.
  3. Il t quant n’est à prime molt granz.
  4. Le stampe dividono questo periodo in due, ponendo il punto dopo dura, e ne tolgono il senso. Corretto col t.