Pagina:Latini - Il Tesoro, 2, 1877.djvu/313

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Capitolo XLIV.

Postilla il Sorio: Questo caiitolo ò tratto in parte da Palladio, Tif. XI Marlius.

Brunetto scrive: Lun(a la schieua, diritta e piena (forae ()iana), le gambe lunghe, e dure uerhora, e piccole unghie, e coda grande e pilosa, e tutti i peli (alias, polsi) del corpo bene disposti, cioè corti e spessi. E sia di pelo rosso.

Palladio: «Dorso recto et plano, cruribus solidis, nervosis et l)revibus, ungulis magnis, caudis longis ac setosis, pilo totius corporis denso ac brevi, rubei maxime coloris aut fusci.»

Virgolò questo passo il maeti(ì Krunotìo diversamente, e ne esce variato il concetto.

Capitolo XLV.

La donnola in Italia.’ detta anche hallotuìa, e hrìinla. È la mustela dei Latini, in cui è evidente la radice miia, muris, conservata nel morècciola, o sorciolino, dei Veneti. È la conuidreja degli Spagn noli: la (lonìinha dei Portoghesi: la vnzd dei Tedeschi; la loeasel degli Inglesi: la ìiymphliza, cioè sposina, dei Greci moderni.